Per la preparazione della polenta secondo la tradizione sarebbe bene utilizzare un paiolo apposito, di forma tondeggiante sul fondo il modo che la polenta non si attacchi, e lo specifico mestolo, o, in alternativa, una frusta di acciaio.
La polenta macinata grossa (bramata bianca o gialla) è adatta per essere servita su un tagliere coperta da un canovaccio umido per evitare che si formi la crosticina e successivamente tagliata a fette.
Quella macinata più sottile (nostrana) è più adatta ad essere servita direttamente al piatto.
Portare l’acqua a ebollizione, salare, versare la farina a caduta. Tenere la fiamma alta in modo da tostare la farina di polenta, poi abbassare la fiamma e mescolare frequentemente per evitare la formazione dei grumi.
Lasciare la pentola sul fuoco per almeno 45 minuti.
Consigli per l'abbinamento
La polenta originariamente è stata utilizzata a lungo come sostituto del pane (non come contorno) e si sposa bene con tutto: dalle verdure, all’insalata, dal pesce alla carne, da sughi misti ai formaggi.
Una volta cotta, la polenta può essere anche fritta, grigliata, scaldata al forno o utilizzata per preparare la polenta pasticciata, ossia una specie di lasagna preparata con fette molto molto sottili di polenta alternata al ripieno scelto.
In Friuli una ricetta tipica con la polenta è la POLENTE CUINCJADE, ossia una polenta con formaggi, ricotta fresca, ricotta affumicata e latte; è un piatto molto sostanzioso che può prevedere poi l’aggiunta di altri ingredienti a piacere come i funghi porcini o il tartufo.
La polenta può essere l’ingrediente ideale anche per preparazioni dolci, la scelta dipende dal tipo di dolce: si può utilizzare la farina di mais fioretto (macinata molto sottile) per la preparazione di torte asciutte da forno come l’amor polenta o paste frolle gustose, ma anche la farina di mais più grossolana è ottima per la preparazione di biscotti rustici.
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